"La neve in fondo al mare" di Matteo Bussola: incontro con l' autore

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da IG

del mercoledì, 14 maggio 2025
Leggere è leggersi si può ben dire se un libro e le sue pagine ti portano a pensare e a sfogliare tutte quelle fragilità che non vogliamo vedere noi adulti nei nostri ragazzi. Ma con le storie si può fare. Quelle storie che parlano anche di tutti noi, ed è successo proprio questo ad alcuni studenti dell’Alessandrini Lombardini di Abbiategrasso, prima leggendo il libro con gli insegnanti o da soli, oppure il 13 maggio in aula magna dialogando direttamente con l'autore. Matteo Bussola non si è risparmiato, è stato generoso e tagliente come la sua scrittura. Ha risposto a tutte le domande poste dai ragazzi e ha raccontato molto della genesi del libro e di sè. 
La lettura di alcuni stralci del romanzo si è alternata alle domande con un ritmo coinvolgente e trascinante senza schemi ma a cuore aperto. L'autore ha parlato dell'infelicità in un tempo di falsa felicità mascherata, di cadute, del diritto a tradire e deludere. Per Matteo Bussola il significato di tradire è vicino a quello di tradurre e questi due concetti visti alla luce dei rapporti, non solo quelli filiali, hanno una definizione nuova perché tradurre diventa il tradimento che autorizza i giovani a salpare a rivendicare il loro diritto a essere quello che sono oltre le nostre aspettative. Perché l'errore o la caduta sono una possibilità non un fallimento ed è lì che può aprirsi un nuovo varco. Interessanti anche le considerazioni espresse riguardo agli equilibri tra docenti e famiglia, in un tempo di iperprotettivismo si rischia di non lasciare proprio ai figli lo spazio di manovra per la crescita. Non bisogna sminuire i ruoli ma tenere fede a quel patto, a quella alleanza che dovrebbe esserci nell' interesse dei ragazzi.